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Murale

"...al di là del limite degli occhi tuoi..."

 

 

 

 

Circolo di studio"I Murales tra arte, sentimenti e cittadinanza attiva

Da un gruppo di giovani nasce l’esigenza di realizzare un’opera pittorica che trasmette sentimenti e valori fondamentali della vita come amicizia, memoria, solidarietà, affetto, altruismo, rispetto: il messaggio che si trasmette con questo gesto vuole mettere in primo piano, soprattutto ai giovani, sempre più dediti all’effimero come si possa apprezzare sopra ogni cosa la giovinezza e la voglia di vivere.

I partecipanti sono un gruppo di giovani allievi del “Liceo Città di Piero” e alcuni genitori che hanno spinto i ragazzi a questa esperienza.

Il gruppo in questo intento ha pensato alla creazione di un murales. Da qui la partenza per un viaggio introspettivo e di ricerca che attraverso la creatività e la fantasia, ha portato i componenti del gruppo al desiderio di esprimere visibilmente i propri sentimenti e le proprie idee.

La tecnica del murales, caratteristica per la sua immediatezza di esecuzione, fuori degli schemi pittorici più classici e di impatto diretto e veloce, si presta benissimo per rappresentare spontaneamente le sensazioni comuni che uniscono i membri del gruppo e comunicare attraverso colori, segni ed immagini. La scarsa conoscenza per tale tecnica, non svolta dai tradizionali programmi scolastici, unita al forte desiderio di apprenderla, ha spinto il gruppo ad intraprendere un percorso formativo che parte dalla conoscenza delle tecniche di pittura parietale più antiche fino alle rappresentazioni metropolitane come espressione sociale, rivendicazioni politiche e critica sociale.

la parte teorica del percorso è stata curata da

  • Prof.ssa Cosmi Nicoletta con Le correnti espressionistiche del '900-"Muralismo" messicano- Graffiti Art

  • Esperto Martini Andrea con Graffiti Art - Storia e tecnica

la parte pratica del percorso è stata curata da

 

  • Andrea Martini

             

 

 

Il ritratto di una vita

La più alta espressione di affetto per Maria Cristina è stata, senza dubbio, la produzione del murale che , attualmente, campeggia nell’atrio del “Liceo Città di Piero, avvolto da un alone di serenità e gioia di vivere...

L’opera  è stata il frutto della tenace determinazione degli allievi delle stessa scuola, i quali hanno fermamente voluto che l’immagine di Maria Cristina potesse rimanere ancora viva e partecipe alla vita scolastica, come compagna inseparabile, esempio da emulare, mentore da seguire, per una crescita armonica ed esemplare.

L’opera, prodotto di una partecipazione morale collettiva, è stata, di fatto, il risultato di un lavoro diligente, puntuale e professionalmente davvero pregevole di un gruppo di alunni, sollecitati e sostenuti da alcuni genitori che li hanno costantemente stimolati nel vivere tale significativa e gratificante esperienza.

L’elaborazione pittorica si è imposta l’obiettivo di trasmettere – e c’è riuscita – forti sentimenti e alti valori che sono sempre l’”ubi consistam” del percorso esistenziale che tende ad una continua promozione di sé, per non deludere Chi “si è umanizzato in Cristo, per divinizzare l’uomo”: la solidarietà, la rinuncia, l’amicizia, la benevolenza, il rispetto di sé e degli altri, i quali si evincono,  in modo apodittico, dall’analisi del murale.

Nella parte destra si staglia il dolce volto di Maria Cristina, caratterizzato da una gioia trascendente, un amore quasi enfatico della vita, per viverla, pienamente, in tutti i suoi aspetti, la trasparente semplicità e, soprattutto, il suo sorriso angelico e angelicante.

Nel lato sinistro, il ripetersi di cuori stilizzati simboleggia il suo affetto e lo spontaneo altruismo nei confronti di tanti che le sono stati vicini nel pensiero e nei sentimenti.

La sua peculiarità identitaria viene resa ancor più esplicita dai colori che sono gli elementi dominanti e più  eloquenti del murale, per la forza  allegorica e i loro contrasti .

L’azzurro che avvolge il volto ed  interpreta la  dolcezza e la serenità del suo carattere, sfuma, gradualmente, in un blu via via più intenso che prelude allo svanire di un’alta condizione umana. La parte centrale sinistra è intensamente illuminata da un luce dorata vivificante che non si dilata in linea ascensionale e discensiva, al contrario s’incupisce in un arancione  sempre più scuro, immagine di un tramonto che, a sua volta, è metafora della vita che, purtroppo, tende verso la sua fine.

 

Resta, tuttavia, nel lettore dell’opera, la memoria di appagante contemplazione di una raffigurazione altamente espressiva, satura di sogni e ideali, quelli che  gli amici di Maria Cristina hanno cercato d’interpretare con il loro apprezzabile lavoro, attraverso un’empatica percezione  personale, inoltrandosi “Al di là del limite degli occhi tuoi “.

Corsini Giancarlo