torna a Serata  narr. poesia teatro 2013

 

 

 

 

Senza tempo

 

ll sole splende alto sulle nostre teste, e la calura estiva inonda l'aria. Le ruote delle nostre e sferragliano lievemente, mentre scavalcano sassi e. ciottoli sul terreno arido. In

lontananza si sente lo scorrere del fiume, oltre la macchia di foglie e rami. Lu luce risplende sulla nostra pelle già di un'abbronzatura dorata. ll profumo di erba e polvere ci riempie polmoni.

Corriamo a tutta velocità sul sentiero, e non si sente nessun'altra voce. Ci siamo solo noi; e la natura incontaminata. Come quando ti senti un tutt’uno con il mondo, in pace con l'universo.

"Posso farti una domanda?" mi chiedi

Guardo il tuo volto in controluce, oscurato dai raggi del sole che battono dietro di te. L'ombra di un sorriso curioso riempie il tuo sguardo intelligente.

"Certo. spara".

Accelleriamo l'andatura delle biciclette, sfrecciamo lungo la strada polverosa. In lontana si sentono dei rumori lontani, ma sembra che noi viviamo in una bolla isolata dal resto del mondo.

"Ti sei mai chiesta cos'è l'amicizia?"

Mi ricorda una di quelle frasi convenzionali già composte. Poco  profonde. Ma detta da te ha tutto un altro significato. Ci'rifletto per un po’: poiché non ho una vera risposta.

"Cioè, non mi fraintendere, è solo una domanda che mi frulla in testa da un po'di tempo." continui osservandomi con i tuoi occhi azzurri indagatori.

"E'una domanda interessante. Di preciso non saprei cosa risponderti." replico in tono di scusa.

Segue un silenzio intenso, cullato dal dolce suono dei raggi delle ruote che girano a tutta velocità'amicizia. Cos’è l'amicizia? Cosa mi viène in mente se penso all'amicizia?"Tu" rispondo all'improvviso,come se avessi avuto un lampo d'ispirazione.

"Cosa?"

"Se penso alla parola "amicizia", mi vieni in mente tu."

"Davvero? Scherzi?" dici ridendo.

"No, dico sul serio!" ti rispondo, ma poi rido anch'io. Non puoi capire, almeno non in questo modo. Non ho parole migliori per spiegarlo,ma tanto so che hai già capito ciò che intendo dire.

Se penso all'amicizia penso all'allegria di tutte le nostre giornate di sole.

Penso alla spensieratezza di tutte le nostre passeggiate in bicicletta,a piedi, sui pattini,con il sole,con la pioggia. con il vento, con il caldo, con il freddo. Sento il profumo dell'erba tagliata, i raggi

del sole che risplendono sulla pelle, il gelo dell'acqua che scorre. Ascolto il fruscio delle foglie

mosse dal vento, lo scalpiccio dei sassi sul terreno, il rumore di un fiume gorgogliante, il cinguettio

degli uccellini. Inspiro l'odore di pioggia estiva, di cloro e di fiori. Assaggio il sopore di fragola acerba, ciliegie mature e biscotti. Vedo l'azzurro del cielo che colora i tuoi occhi.

Vedo tutte le nostre vacanze, tutte le nostre estati. Ricordo tutti i nostri segreti, tutti i nostri sogni.

Respiro gioia, energia, felicità. Probabilmente provi le stesse emozioni che provo io. Perché è difficile trovare una coppia di amiche cosi, cosi unite anche se distanti, così vicine anche se lontane, così insieme anche se separate. Non ho mai conosciuto una persona come te, o forse non la conoscerò mai. Mi sento come se fossimo una persona sola, con due cuori che battono all'unisono.

lnizi a cantare una canzone, una delle nostre preferite. Ti sgoli a  gran voce, per farti sentire da tutti.

Canti, e non non t'importa se ti sente qualcuno, non t'importa se alzi la voce, non t'importa di niente.

Perché ci siamo solo tu ed io, e nient'altro conta. Perciò, canto anch'io,e le nostre voci si disperdono mentre corriamo a tutta velocità, nel tramonto che rosseggia all'orizzonte.

 

***

 

Piccole gocce d'acqua rimbalzano sulla superfìcie di un lago nero, immensamente grande e cupo.

Enormi pozzanghere di pioggia inondano le strade, e riflettono iÌ cielo scuro della notte.

Mi incanta la vista di questo ritmico rimbalzare delle gocce, mi sento come ipnotizzata.

è tutta una grande danza, ritmata dal suono della pioggia che cade sul terreno e dalle minuscole onde di questi laghi neri sull'asfalto. Mi sembra quasi di sentire una musica che completa l'opera. Ma è solo la mia immaginazione. Sto solo cercando di distrarmi, per nascondere il mio dolore.

 

Però questo paesaggio scuro che vedo dalla finestra della tua stanza rispecchia esattamente il mio stato d'animo. E il mio riflesso nel vetro è cupo e triste come questa forte pioggia, che sconvolge l'esterno.Ma non posso fare altro che specchiarmi, non posso fare altro che cercare di non guardarti. Vedo un lampo in lontananza. Sta cominciando un temporale. In certi momenti ti senti così frustrata. è come quando ti svegli una mattina e ti accorgi che il sole è sparito, e ha lasciato posto solo a nuvole di tristezza. Come quando torni nel luogo della tua infanzia, e scopri che è tutto cambiato. Come quando riguardi vecchie foto, e ti immergi in una malinconia di ricordi sbiaditi.

La lice del neon sopra la mia testa lampeggia, disturbata dal temporale.

Mi trovo qui al tuo fianco, nella tua camera di ospedale. Eppure non riesco davvero a starti vicino. Mi tengo lontano dal tuo letto, appoggiata al vetro di una finestra. Ti guardo di sfuggita, poiché se soffermarsi il mio sguardo su di te per troppo tempo, potrei scoppiare a piangere.

È tutto così insensato. Come facciamo a dare per scontato delle cose così importanti?

Come facciamo a dare per scontato gli amici, la famiglia, l’amicizia, l’amore?

Come possiamo ritenerli ovvi, come possiamo sottovalutare il loro valore? Non dedichiamo mai abbastanza tempo a ciò che è indispensabile, fondamentale. E ci accorgiamo della sua importanza solo quando non c’è più. Ed allora che crolla il mondo.

Credo che ormai niente sia più lo stesso. Io non sono più la stessa.

La realtà si è capovolta, infranta, spezzata. So  che non è colpa tua, so che non è nemmeno colpa mia.

È solo la distanza che ci ha separate, il tempo che ci ha modificate. Ma il ricordo di te è ancora vivo nella mia mente, splendente e gioioso. Ricordo ogni minimo particolare, ogni tua piccola sfumatura del carattere, ogni tuo cambiamento, ogni tuo traguardo, ogni tua pena, ogni tua gioia. Il ricordo dite vive dentro me. Vivono ancora nelle profondità della mia anima, due ragazze che corrono, due selvagge. Non riesce a tenerle nessuno, loro corrono finché possono, finché vogliono.

Non le ferma nessuno. Solo l’istinto le guida, perché la ragione crea fin troppi problemi.

Corrono,  corrono a più non posso e poi d’un tratto, si fermano. Non si sa come si sono fermate. E ognuna ha proseguito per la sua strada. Com’è stato possibile, perderci così?

Distolgo lo sguardo dal freddo vetro appannato, e cerco di guardarti in volto.

Sei sciupata, sofferente. Irriconoscibile.

Più ti guardo, più  il mio stomaco si chiude in una stretta morsa, più i miei occhi diventano umidi.

Ma soprattutto più ti guardo e rimpiango di non averti detto tutto quello che avrei voluto dirti.

Quante parole che dovremmo dire. Quante frasi dovremmo pronunciare ad alta voce, quanti sentimenti che dovremmo liberare dalla loro gabbia. Ci vuole coraggio, lo so. No tutti ce l’hanno.

Ma tu hai coraggio da vendere. Tu sei stata  sempre un tornado di vita, una scarica di energia, un’onda di potenza. Sei stata ad insegnarmi a correre. Già, non mi sarei buttata in niente se non fosse stato per te. E io che cosa ti ho offerto? Che cosa hai guadagnato della mia amicizia?

Sinceramente non lo so. Ma spero di essere stata un tuo punto di riferimento, sempre presente.

Spero di aver riempito le tue grigie giornate di colore. Spero di averti dato la forza di andare avanti, di rialzarti. Spero di averti fatto sognare di un mondo migliore anche se sai che non c’è. Spero di averti fatto ridere a più non posso, ridere senza motivo, ridere con il cuore. Spero di aver alleviato le tue sofferenze, di aver lenito il tuo dolore. Spero di essere stata la compagna di un viaggio degno di essere intrapreso. Spero di averti fatto vivere tutto ciò che poteva essere vissuto.

Perché tu sei stata tutto questo per me.

Spesso le persone portano rancore, alimentano il fuoco della vendetta con rabbia, delusione, frustrazione. Altri spengono tutto ciò che brucia nel loro spirito, tutto ciò che vive di passioni.

Tutti loro dimenticano o cronicizzano, perché il dolore di perdita è insopportabile.

Nessun’altra cosa ha più valore, perché il vero valore se ne è andato con te.

Se ne è andato con i tuoi sorrisi, con le tue carezze. È fuggito lontano insieme a te e non ritorna. Come si può vivere senza un vuoto? Come si fa a riempirlo, come si fa a cancellarlo?

Insegnami tu a guarire. Insegnami ad andare avanti. Insegnami a ricominciare.

“sei tu?”

È quasi un bisbiglio accennato, ma lo sento chiaramente. Ti sento chiaramente bisbigliare sottovoce, rivolta  a me. Mi affretto a venirti accanto, presa alla sprovvista.

“Si sono io” ti rispondo, e sussurro anche io senza volerlo.

Apri i tuoi grandi occhi azzurri, e mi scruti intensamente. Il tuo viso sembra appassito, come un bocciolo prematuro che si è sciupato nel tempo. Ma i tuoi occhi ardono ancora di un fuoco eterno, che ormai conosco fin troppo bene. La tua anima è ancora energica, dopo tutto questo tempo.

“Sei venuta a trovarmi, alla fine.” commenti con un sorriso commosso.

“Come potevo non potevo venire a trovarti” mormoro, mentre una piccola lacrima mi solca una guancia.

Mi osservi, con lo stesso sguardo curioso e vivace che avevi da giovane.

“Tornerà tutto come prima.” affermi. Ne sembri sicura.

Ti prendo per mano, e annuisco. Non riesco a dire altro. Non riesco a crederci.

Ma in fondo so, so che tornerà davvero tutto come prima.

 

***

 

 

 “L’amicizia è un fiore immaturo che sboccia nelle avversità. È una lacrima di dolorosa gioia.

È il suono di una persona esplosiva. È il calore di un abbraccio sincero.”

“L’hai scritto tu?”

“Certo che no. Non sono così poetica.”

Sorridi. Ho sempre pensato che hai un bel sorriso, che sprizza gioia da tutti i pori.

Volto pagina, e continuo a leggere il mio libro. Ho trovato una posizione comoda, qui distesa sotto l’ombra di un grande albero. È rilassante anche sentire il fiume che gorgoglia in sottofondo.

Ma una grande schizzata d’acqua gelida spazza via i miei pensieri, e mi fa rabbrividire interamente.

“Ma sei impazzita?” ti urlo.

In tutta risposta ridi a più non posso, e corri a riempire nuovamente la tua bottiglia vuota.

“Ah no, questa me la paghi!” grido, non riuscendo neppure io trattenere un sorriso.

Ed inizia la battaglia a gavettoni, tra mille grida e risate. Giochiamo sotto un vivo cielo azzurro, nell’aria calda e afosa dell’estate. Il tempo sembra passare veloce, inarrestabile. Ma noi viviamo la nostra estate. Il tempo sembra passare veloce, inarrestabile. Ma noi viviamo la nostra estate, viviamo la nostra adolescenza. Noi cogliamo tutte le occasioni che la vita ci offre, e le sfruttiamo fino in fondo. Perché noi siamo le due ragazze che corrono nel vento, senza limiti. Tutti corrono nel tempo, in una direzione. Tutti inseguono qualcosa, tutti scorrono inevitabilmente. Ma noi, noi corriamo  fuori dal tempo. Noi corriamo finchè vogliamo, finchè abbiamo respiro.

Respira. Respira per me.

Perché finchè respiri, una speranza c’è. Finchè respiri, tutto il mondo vive in te.

Finchè respiri, io vivo in te, come tu vivi in me. Fai parte del mio presente, sarai parte del mio passato, e se lo vuoi, anche del mio futuro. Perché non riesco ad immaginarmi un futuro senza te.

 

***

Sono solo ricordi, sono solo tutti ricordi.

Ricordi passati ormai, che mi appaiono vividi nella mente, che si presentano reali davanti ai miei occhi. Ma davanti ai miei occhi ci sei tu, ancora sofferente, in un letto.

È inevitabile pensare alla giovane persona che eri un tempo, in tua presenza. Perché io mi perdo nei tuoi grandi occhi cerulei, profondi e intelligenti. E sono esattamente gli stessi di allora. Penso a quanto abbiamo sofferto, durante tutto questo tempo separate. Penso a quanto siamo cambiate, anche se in qualche modo siamo riuscite a rimanere le stesse. Penso a quanto abbiamo corso, in tutta questa vita, in direzione, opposta all’altra. Tutti corrono nel tempo, in una direzione. Tutti inseguono qualcosa, tutti scorrono inevitabilmente.

Però, ricordi? Noi corriamo fuori dal tempo.

Fuori dal mondo, fuori da tutto. Ci siamo solo tu ed io, e nient’altro conta.

Perché la nostra amicizia è immutabile. Senza tempo.

 

 

Vera Ugolini