torna eventi
torna home page
Presentazione "Fragori di rotte" di Angela Ambrosini e "La semplice Grandezza" di Giancarlo Corsini
|
|
|
L'associazione "Amici di Maria Cristina Ricci" ha organizzato un evento svoltosi presso il ristorante Il Musicista di Selci Lama. Nel corso della serata conviviale è stato presentato il libro di poesia "Fragori di rotte" edizioni Tracce, vincitore del premio Nazionale letterario "Scrivere Donna 2007" sezione poesia, alla presenza della stessa autrice Angela Ambrosini (insegnante di lingua spagnola al liceo scientifico di Sansepolcro). La serata è stata condotta dal Prof. Martelli Matteo e si sono susseguite le declamazioni di varie poesie del libro recitate in parte dall'autrice stessa e in parte da alcuni soci dell'associazione. Tra le sue poesie è stata letta anche"Elegia; in memoria di Maria Cristina" e "La semplice grandezza" scritta e dedicata a Maria Cristina dal presidente dell'associazione prof. Corsini Giancarlo.
|
|
|
Poesia di Angela Ambrosini ELEGIA In memoria di Maria Cristina
Sarai polvere di cielo che serena ti vide fluttuare nel ricamo dei tuoi sedici anni, sarai fiamma e ombra nello sguardo di tua madre e passo tenero sulla strada sterrata che al silenzio conduce nel rintocco del vespro. Sarai pensiero e lacrima, preghiera, muto colloquio e frangersi del tempo che sottili crepe aggiogherà al tepore del solco e pane di vita darai a chi la vita t’ha dato e grata brezza il tuo nome a rinverdire ogni aurora.
"Elegia" è pubblicata in "Fragori di rotte" Edizioni Tracce Premio Letterario Nazionale "Scriveredonna 2007" e Quaderni di poesia "IL CALAMAIO" Book Editore, Collezione Minerva 2011
|
Poesia di Giancarlo Corsini La semplice grandezza Conoscevo una ragazza con gli occhi più chiari del cielo, più profondi del mare, più dolci di una goccia di rugiada, più sereni di un mattino di primavera.
Camminava in punta di piedi, per assaporare la quiete, per non svegliare il silenzio di chi vive con la pace nel cuore, perché nessuno si accorgesse della sua discreta presenza che, semmai, generava una gioia che sapeva di vero.
Ma, un giorno, il cielo cominciò a piovere piogge di lacrime amare, perché Qualcuno si era accorto di lei e voleva portarla con Lui.
Forse, pensava, era troppo in un mondo di tristi pensieri, di speranze non coltivate, di valori mai vissuti, di sentimenti non espressi in un fare che non vede il dolore di chi soffre, di chi chiama un lontano vicino, di chi spera che le parole diventino fatti, le illusioni gli amori di un tempo.
|